I piani di Dio
Matteo 3:1-2
In quei giorni venne
Giovanni il battista, che predicava nel deserto della Giudea, e diceva: «Ravvedetevi,
perché il regno dei cieli è vicino».
Giovanni Battista era stato designato da Dio per essere il
precursore di Cristo, figlio di Zaccaria e Elisabetta era cugino di Gesù, il
piano di Dio nei suoi confronti era quello di annunciare il Messia. Ravvedetevi
cioè “pentitevi”. Il significato radicale di questa grande parola nel vangelo
significa un cambiamento di cuore e di pensiero riguardo il peccato. Non esiste
conversione senza pentimento, la “conversione”, è il cambiamento del rapporto
con Dio. Il Regno dei Cieli, che è il Regno di Dio, è vicino. Qui Giovanni sta sottolineando
che l'avvento di Gesù sarebbe stato prossimo. Nello stesso capitolo di Matteo
nei versetti successivi si legge: “La
voce di uno che grida nel deserto ... raddrizzate i suoi sentieri ”, già
scritti e predetti da Isaia secoli prima, vediamo che Giovanni era una “voce” e
l'unico scopo della sua predicazione era quello di mostrare Gesù Cristo agli
uomini. Il suo compito era quello di preparare la via, chiamando gli uomini al
pentimento, in modo che potevano accettare il Signore. Giovanni cominciò a
battezzare i pentiti, tanti accorsero a lui, battezzava con acqua. Battezzava
chi riconosceva di essere un peccatore. Annunciava il Regno di Dio, il premio
di ogni credente, in contrapposizione a quello che pensavano i Farisei,
religiosi del tempo che non credevano all'esistenza di un mondo futuro.
Giovanni annunciava il ministero di Gesù, diceva che sarebbe
venuto il Messia per salvare il mondo, Giovanni, egli stesso si sentiva indegno
di fare tale servizio al Signore Gesù, lui nella sua umiltà diceva “Bisogna che egli cresca, e che io
diminuisca..”. Lui stesso aveva riconosciuto di essere un peccatore e
conosceva bene la potenza di Gesù. Fu usato da Dio per preparare gli uomini a
pentimento perché dopo di lui sarebbe arrivato Gesù con la potenza dello Spirito
Santo pronto a battezzare con il fuoco chi era disposto ad amarlo e seguirlo.
Il profeta Isaia profetizzò di Giovanni il Battista, come la
voce che grida nel deserto (Is. 40:3). Noi vogliamo essere quella voce, una
voce per questa generazione che vive nell'inganno, loro vivono in un deserto,
nel deserto dell’incertezza, della tristezza, della depressione, della paura,
del peccato e della disperazione. Vogliamo invitare queste persone a conoscere
Gesù, vogliamo chiamarle al pentimento e alla conversione. Vogliamo chiedere al
Signore con tutta la convinzione che Gesù cresce nella nostra vita e noi
diminuiamo piegandoci a Lui. Giovanni servendo il Signore cresceva e si
fortificava nello Spirito, noi come lui possiamo chiedere al Signore che ci dia
un rafforzamento spirituale. Isaia profetizzò di Giovanni Battista ed è stato
compiuto nel tempo stabilito da Dio.
Pietro nel libro degli Atti degli Apostoli ci dice che chi
si ravvede sarà battezzato nel nome di Gesù, i peccati gli saranno perdonati e
avrà in dono lo Spirito Santo; (Atti 2:38).
A quel tempo non c'era la chiesa, ma a noi, che siamo la
chiesa, sono riservate tutte le grandi promesse del Signore.
Dio può fare l’impossibile umanamente parlando, e come è
scritto in 1Giovanni 2:25 “questa è la
promessa che egli ci ha fatta: la vita eterna”. Che è la più grande e bella
promessa che Dio ci poteva fare.
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