lunedì 13 ottobre 2014

Matteo

Più di ogni altro discepolo, Matteo aveva una chiara idea di quanto costava seguire Gesù, ma non esitò un attimo. Quando ha lasciato il suo incarico di esattore delle tasse, rimase disoccupato.
Come gli altri discepoli, Matteo ebbe l'opportunità di tornare alla pesca, ma non lo fece.
Quando Matteo decise di seguire Gesù, ebbe due cambiamenti, il primo fu quello che Gesù gli diede una nuova vita, e in secondo luogo entrò a far parte di un nuovo gruppo, ora lui apparteneva al Figlio di Dio. Non solo ebbe un nuovo stile di vita, ma divenne una persona accettata anche dagli altri, per un esattore delle tasse, disprezzato, questo cambiamento doveva essere stato meraviglioso!
Poi, Gesù diede a Matteo un nuovo incarico sulla base delle sue competenze. Seguendo Gesù, l'unico strumento che Matteo aveva ancora con se era la sua penna. Fin dall'inizio Dio ha fatto di Matteo custode dei registri, la chiamata di Gesù ha permesso a Matteo di impiegare le sue abilità nel miglior modo possibile. Matteo era un acuto osservatore e, senza dubbio, annotava tutto ciò che vedeva intorno a sé.
Il Vangelo che porta il suo nome e il risultato di questo importante lavoro.
L'esperienza di Matteo indica che la vita di ognuno di noi, fin dall'inizio, può essere considerata come un'opera di Dio in corso. Dio ci da molti doni, prima ancora che siamo in grado consapevolmente di rispondere alla sua chiamata, ci da fiducia in anticipo per le nostre capacità e competenze. Egli ci ha dotato ogni uno di noi per essere suo servo, quando confidiamo a Dio quello che Lui stesso ci ha dato è l'inizio di una vita nuova molto impegnativa. Matteo non poteva immaginare che Dio lo avrebbe usato per le stesse abilità raffinandolo come l'esattore delle tasse che registrò la storia più grande e gloriosa già vissuta.
E Dio non ha un proposito meno significativo per ciascuno di noi. Tu hai riconosciuto la voce di Gesù, dicendoti: "Seguimi"? quale è stata la tua risposta?

Nessun commento :