LETTERA AI ROMANI
origini e caratteristiche
Paolo afferma espressamente che non è stato il fondatore della santa comunità di Roma (1:10-15; 15:20-22). Qui c'è l'eccezione alla regola di non costruire su fondamenta di altri (2Co 10:16). Riconosce come sue le chiese stabilite dai suoi collaboratori. Da chi, come e quando la chiesa di Roma è venuta ad essere uno dei problemi della storia della chiesa primitiva. Non è accettabile che la tradizione dice che fu Pietro il suo fondatore, ma questo non esclude il fatto che questo è stato un Apostolo prominente, cosa certa è che subì martiri quando fu a Roma. Tuttavia, quando Paolo scrisse questa lettera, era chiaro che Pietro non si trovava lì. In Roma c'era un responsabile della chiesa, e sicuramente Paolo si sarebbe rivolto con questa lettera a quella comunità. Si ritiene che la chiesa di Roma ha avuto origine dalla testimonianza e l'opera di cittadini cristiani dell'Impero, che viaggiavano costantemente per la metropoli, da lì da un capo all'altro. Non è improbabile che l'opera di evangelizzazione era stata iniziata da forestieri romani, tanto giudei come proseliti (At 2:10-11). Questi testimoni della Pentecoste sarebbero stati ulteriormente aiutati dai cristiani di Antiochia di Siria, Efeso e Corinto, e così le comunità crescevano. Al tempo che Paolo scrisse questa lettera, la chiesa cristiana doveva essere già abbastanza grande.
La chiesa romana, naturalmente, era composta da ebrei e gentili. Paolo non contempla nessun dignitario ecclesiastico, distinto dagli altri, o a qualcuno che si riconosceva come autorità, giungendo alla conclusione che lì non c'era un'organizzazione centrale. Si ritiene che la chiesa era composta da almeno quattro diverse congregazioni, vale a dire la casa di Aquila e Priscilla, sull'Aventino; il Palazzo Imperiale; la casa Hermes; e la casa Filologo (16:3-15).
Se i cristiani palestinesi ebrei fondarono questa comunità, avrebbero dovuto evangelizzare prima i patrizi, i quali avevano una colonia a Roma, con molte sinagoghe. L'apostolo, in tutta questa epistola, fa capire ai giudei che dovevano leggerla, indirizzandoli nei particolari e facendo molte allusioni al Vecchio Testamento (una sessantina di citazioni dirette) e alla storia dei figli di Israele.
D'altra parte, Paolo, era certo, che i Gentili avrebbero anche loro letto la sua lettera, loro costituivano la più grande parte di quella comunità cristiana, ed è a loro che era indirizzata l'inizio della lettera (1:1-15); vedi anche 15:14-16 e 11:13 dove troviamo la chiara affermazione - "Io parlo a voi, che siete stranieri! Poiché dunque io sono un apostolo degli stranieri... ". E' anche significativo il fatto che la maggior parte dei nomi citati nel cap. 16 è di origine greca o romana.
Si è visto, quindi, che la chiesa cristiana a Roma era composta da ebrei e gentili, che erano più numerosi, e forse la gran parte di loro accettarono il cristianesimo per mezzo di una prima conversione al giudaismo. Ciò giustifica la citazione che l'apostolo fa dell'Antico Testamento e il riferimento al problema della razza ebraica.
lunedì 14 settembre 2015
domenica 13 settembre 2015
Dove vuoi trascorrere l'eternità?
E' ora di fermarci, riflettere e cercare il volto di Dio.
Questo momento critico ci spinge a una separazione completa, cioè, è vitale che utilizziamo il tempo prezioso per la consacrazione, dobbiamo mollare tutto ciò che ci porta a carnalità: come la TV, Facebook, WhatsApp, tavolate e tutte le cose che sono strettamente legate ai piaceri della carne, assumendo un tono di ricerca e santificazione, con la priorità di stabilire momenti con il Signore, Dio d'Israele, come una sorta di incontro, un appuntamento stabilito uno o più volte durante la giornata, dove niente e nessuno ruberà questo prezioso momento.
Poi, il Padre d'amore e di misericordia sarà presente a questo incontro, caro fratello e cara sorella, entreremo in un livello superiore di intimità con il Padre.
E' tempo di riflessione profonda, tanta adorazione, di intensa preghiera e di immersioni profonde nella Parola Dio, Alleluia!!!
Così, lo Spirito Santo guiderà il suo popolo eletto al sincero pentimento individuale.
Abbiamo bisogno di invocare il nome del SIGNORE e di umiliarci ai piedi della croce, certo che questo atteggiamento garantirà una riserva di olio in quello che sarà il grande e terribile giorno del SIGNORE, potendo fare la differenza di come si desidera trascorrere l'intera eternità.
Che la dolce pace e la potente benedizione del Calvario siano sparse abbondantemente sulle vostre vite nel nome potente di Gesù Cristo.
AMEN.
Pastore Mauricio Augusto, (BR).
Traduzione curata da Ivan Manna e Jandira Nogueira.
martedì 8 settembre 2015
10 ottimi motivi per pregare
"Porgi orecchio, Signore, alla mia preghiera e sii attento alla voce delle mie suppliche"- Salmi 86:6
- Esiste un diavolo e la preghiera è il mezzo che Dio ha scelto per resistergli.
- La preghiera è il modo per ottenere da Dio ciò di cui abbiamo bisogno.
- Come Gesù ha insegnato agli apostoli con le parabole che la preghiera è l'attività più importante della vita, così lo è anche per noi.
- La preghiera ha occupato e svolto un ruolo molto importante nella vita terrena del Signore.
- Essa è ancora oggi un attività importante per Gesù, il quale sta ancora intercedendo per noi.
- E' il mezzo che Dio ha scelto per relazionarci con Lui e ricevere ogni giorno grazia e misericordia.
- La preghiera è il nostro satellite umano per godere delle benedizioni divine.
- La preghiera con ringraziamento è il metodo per ottenere la libertà da ogni oppressione.
- La preghiera è ciò che ci tiene in allerta riguardo ai pericoli e al ritorno del Signore.
- Infine, essa è il mezzo che Dio usa per la nostra crescita spirituale, per portare energia al nostro lavoro, per regalare attraverso di noi fede e conforto ai non credenti, e per sostenere la chiesa.
Pregate per credere.
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