giovedì 12 settembre 2013

La doppia paternità della Bibbia

Proseguendo il discorso sul tema dell'ispirazione divina, la Bibbia vanta di avere una doppia paternità, che sono rispettivamente: la paternità divina e la paternità umana.
Tutta la Scrittura è ispirata da Dio, cioè che tutto ha avuto origine da Lui ed è l'espressione della Sua mente, la Parola di Dio è stata "soffiata" all'uomo, la parola "theopneustos" significa "ispirato da Dio", questa parola è riferita allo scritto.

2Ti 3.16
Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia,

per quanto riguarda la paternità umana, Dio scelse alcuni uomini con la responsabilità di riprendere La Parola e trascriverla affinché tutti  potevano conoscerla e tramandarla.

2P 1.21
infatti nessuna profezia venne mai dalla volontà dell'uomo, ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo.

La parola "pherô" significa portare euforia, enfatizzazione, che è riferita allo scrittore.
Cristo è la Parola viva, cioè l'espressione di Dio.
La Bibbia è la Parola scritta: La Bibbia è parola di Dio e così come Cristo ha due elementi (due nature), divina e umana, anche nella Parola di Dio, questi due elementi appaiono soprannaturalmente uniti.

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